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Mani che soffrono: l’eczema

By Caterina Chiarini • novembre 17, 2014 • Dermatologia

L’eczema delle mani è una patologia infiammatoria che affligge oltre 1.000.000 di italiani, 80.000 dei quali soffrono della forma cronica che è la varietà di eczema più grave: queste persone sono costrette a convivere con dolorose spaccature della pelle che provocano dolore, prurito e sanguinamento, con conseguenti gravi limitazioni nelle attività manuali e nella vita sociale e lavorativa.

L’impatto dell’eczema cronico delle mani sulla qualità della vita è molto significativo: le lesioni sono localizzate in una parte del corpo sempre visibile e che rappresenta un importante strumento di comunicazione e di espressione. Ne derivano gravi stress psicologici come scarsa stima di sé, isolamento, senso di vergogna.

Che cos’è l’eczema?
L’eczema è una malattia infiammatoria caratterizzata da pelle secca, arrossata, ruvida e squamosa; nelle fasi acute si osservano le tipiche vescicole, mentre nella fase cronica compare l’ipercheratosi (ispessimento dello strato superiore della pelle, lo strato corneo) che spesso evolve in profonde e dolorose fissurazioni; queste manifestazioni sono spesso associate a fastidiosi sintomi come prurito, bruciore e senso di tensione cutanea.

Quali sono le forme principali di eczema?
Le principali forme cliniche dell’eczema delle mani sono:

1. Eczema irritativo da contatto (la forma prevalente)
2. Eczema allergico da contatto
3. Eczema atopico (dermatite atopica)

1. Eczema irritativo da contatto
E’ causato dal danno diretto sulla barriera cutanea da parte di agenti irritanti fisici (in particolare freddo) o chimici (soluzioni acide o alcaline, detergenti, saponi, bagnoschiuma, detersivi, solventi) e si verifica quando la concentrazione della sostanza irritante supera il valore soglia di resistenza cutanea. L’intensità delle manifestazioni dipende dalla quantità della sostanza irritante.

Le principali sostanze responsabili dell’eczema irritativo sono:

• Acqua, saponi, detergenti
• Sostanze alcaline o acide, solventi, oli e sostanze lubrificanti, ossidanti, riducenti
• Sostanze di derivazione vegetale (frutti acidi, buccia di mela, agave, bulbi di tulipano)
• Sostanze di derivazione animale (secrezioni del corpo: urine, feci, saliva, sudore)
• Medicamenti per uso topico
• Agenti fisici (meccanici, radiazioni ionizzanti)

2. Eczema allergico da contatto
E’ la conseguenza di una reazione di ipersensibilità e si manifesta in seguito al contatto ripetuto con un allergene da parte di un individuo sensibilizzato.

Può comparire sulla pelle sana o, più spesso, su una pelle già irritata per sfregamento o contatto con sostanze irritanti.

Le manifestazioni cliniche sono le stesse della forma irritativa e, infatti, spesso è molto difficile distinguere le due forme senza eseguire gli specifici test allergologici (che ovviamente risulteranno positivi solo nell’eczema allergico da contatto evidenziando la sostanza chimica responsabile delle manifestazioni).

L’attività lavorativa è ritenuta responsabile di circa il 40% degli eczemi irritativi e di circa il 25% degli eczemi allergici.

Le principali sostanze (definite apteni) responsabili di eczema allergico da contatto sono:

• Cromo, cobalto, nichel
• Parafenilendiamina (contenuta nei coloranti per capelli)
• Tiuram (gomma); MBT
• Profumi
• Etilendiamina
• Parabeni
• Coloranti tessili

Per cui i principali fattori causa di eczema allergico da contatto sono rappresentati da:

– Accessori metallici (35%)
– Cosmetici (25%)
– Abbigliamento (13%)
– Farmaci (13%)
– Altro (14%)

Alcune attività lavorative sono più colpite da eczema da contatto professionale: parrucchiere, panettieri, muratori, casalinghe, addetti alle pulizie, addetti alla cucina, metalmeccanici e tutte le professioni sanitarie (infermieri, assistenti odontoiatrici, medici…).

3. Eczema atopico (Dermatite atopica)
Nei soggetti affetti da dermatite atopica sono presenti deficit costituzionali nella barriera lipidica che favoriscono la perdita transepidermica dell’acqua, l’indebolimento della barriera e un abbassamento della soglia di attivazione dell’infiammazione. Conseguentemente questi pazienti hanno una pelle più secca e sono più vulnerabili ai vari fattori scatenanti, sia irritanti che allergenici.

TERAPIA

• Individuazione e allontanamento delle sostanze responsabili
• Emollienti e creme barriera
• Corticosteroidi topici (lozioni, creme, pomate, unguenti)
• Farmaci per via generale: corticosteroidi, retinoidi, ciclosporina
Fototerapia (UVB a banda stretta; PUVA-terapia)

Indipendentemente dal tipo di dermatite delle mani la riparazione della barriera epidermica è essenziale.

L’applicazione regolare di creme barriera e di emollienti protegge dalla secchezza e dall’aggressione chimica di sostanze esogene; ha quindi sicuramente un effetto preventivo in tutte le forme di eczema da contatto. Ma l’utilizzo delle creme barriera non ha significato solo nella prevenzione: una volta che i sintomi sono ben controllati dalla terapia farmacologica nei pazienti affetti da eczema cronico, l’abitudine costante all’applicazione delle creme barriera riduce il rischio di recidive.

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