La detersione della pelle è un atto fondamentale nella cura e nell’igiene della persona:
- Elimina lo sporco derivante dai cosmetici, dal sudore, dal sebo, dallo smog, dalla fisiologica desquamazione della pelle
- Previene il contagio di infezioni batteriche, virali o fungine
- Migliora l’aspetto estetico della cute
Tuttavia, se la detersione viene effettuata in maniera non appropriata, per esempio tramite lavaggi troppo frequenti o mediante l’utilizzo di prodotti particolarmente aggressivi, si determina un’eccessiva rimozione di lipidi dallo strato corneo (parte più superficiale della pelle) che sono costituenti essenziali della cute.
Si assiste quindi a un’alterazione della cosiddetta “funzione barriera” della pelle che ha non solo la funzione di ostacolo alla penetrazione di sostanze potenzialmente dannose, ma soprattutto impedisce la dispersione di acqua verso l’esterno. L’evaporazione dell’acqua dalla pelle porta a una condizione di xerosi (secchezza): la cute diventa arida, ruvida al tatto, lievemente desquamante e associata a spiacevoli sintomi come bruciore, prurito, sensazione di tensione.
È quindi raccomandabile evitare di eccedere nei lavaggi e scegliere sempre un detergente appropriato.
Il detergente ideale deve rispettare:
- Film idrolipidico
- pH
- flora batterica
e non deve:
- irritare
- essere eccessivamente sgrassante
- ridurre il contenuto idrico dell’epidermide
I prodotti detergenti più comunemente utilizzati sono: saponi da bagno, latte e creme detergenti, gel detergenti, shampoo, bagnoschiuma e oli da bagno.
Per ottenere una corretta detersione è fondamentale utilizzare un prodotto che mantenga un giusto equilibrio tra attività detergente e potenziali effetti irritanti.
Questo equilibrio è dato dalla scelta di tensioattivi delicati e dall’associazione, nella formulazione, di adeguate quantità di agenti idratanti: spesso oli vegetali (jojoba, argan, lino, ricino, enotera, avena..) ricchi di acidi grassi a lunga catena che assomigliano ai grassi naturalmente contenuti nella nostra pelle.
Il pH ideale di un prodotto detergente di qualità dovrebbe essere il più possibile affine a quello cutaneo o più basso (5-6).
È necessario avere sempre la massima attenzione nel risciacquare bene la cute non solo per asportare i residui di sporco, ma anche per lavare via ogni traccia di detergente che potrebbe irritare rimanendo troppo a lungo sulla superficie della pelle.
Se tutti questi principi valgono per una pelle sana e senza particolari problemi, diventano di fondamentale importanza nella cura della pelle affetta da patologie dermatologiche: psoriasi e dermatite atopica ad esempio necessitano di idratazione continua anche nella detersione; pelli acneiche o con dermatite seborroica hanno bisogno di un detergente che bilanci l’eccessiva seborrea ma senza irritare la cute spesso interessata da uno stato infiammatorio.
Il dermatologo, per ogni specifico tipo di pelle, saprà associare alle terapie il giusto detergente, così da valorizzare l’efficacia dei trattamenti senza alterare l’equilibrio delicato della superficie cutanea.