La primavera è iniziata, ma l’inverno sembra non volerci ancora abbandonare del tutto.
Ecco che allora per gli ultimi giorni freddi, le giornate ventose, ma anche per i primi raggi di sole, sarà sicuramente utile il regalo di una mia carissima amica: direttamente dall’Africa, mi è arrivato un purissimo burro di karitè.
Che cos’è il burro di karitè?
Il burro di karitè è una sostanza ricavata dai semi della “Vitellaria Paradoxa”, un albero che cresce spontaneamente nelle regioni africane del Senegal e della Nigeria, denominato dagli indigeni “pianta della salute e della giovinezza” e che viene indicato anche come “Butyrospermum Parkii”, termine che deriva dall’unione delle parole latine che significano “seme” e “burro”.
Cosa contiene?
Il burro di karite è composto da acido oleico (42-50%), acido stearico (30-40%), acido palmitoleico (3-9%), acido linoleico (4-7%) e da una frazione insaponificabile che può raggiungere il 15% (la più alta nell’ambito degli oli vegetali usati in cosmesi che generalmente arrivano a possederne al massimo l’1%). È inoltre ricco di vitamina A e vitamina E.
Quali sono le sue proprietà benefiche?
La ricca composizione in acidi grassi saturi e insaturi della serie Omega 6 e Omega 9 lo rende altamente affine con i lipidi cutanei: ecco perché ormai è divenuto da anni uno dei più preziosi principi attivi da utilizzare nell’idratazione di pelli disidratate e desquamanti e di capelli secchi e sfibrati.
Ricchissimo anche di vitamine A e E, che gli conferiscono proprietà antiossidanti, contrasta la formazione dei radicali liberi, responsabili del precoce invecchiamento cellulare. Inoltre la sua applicazione forma sulla pelle un film lipidico dall’azione protettiva.
Ma le virtù più sorprendenti sono state evidenziate negli ultimi anni: in particolare uno studio del 2010 ha dimostrato l’attività antinfiammatoria dovuta ad alcune sostanze fenoliche note come catechine e ad un componente della frazione triterpenica: il lupeol cinnamato.
Ecco quindi il motivo dell’attività lenitiva su eritemi, dermatiti, scottature e prurito.
Tutti i suoi componenti inoltre agiscono sinergicamente nelle stimolare la produzione di collagene da parte dei fibroblasti del derma: per questo motivo al burro di karitè sono attribuite anche proprietà anti-invecchiamento e cicatrizzanti nella guarigione delle ferite.
Come e quando utilizzarlo?
Per pelli secche e disidratate: come maschera sul viso nelle pelli più sofferenti, sulle mani e sui piedi per ammorbidire le zone ruvide e ispessite, così come su gomiti e ginocchia; per unghie e cuticole che si sfaldano o sulla pelle intorno al naso dopo il raffreddore; come doposole nell’estate; come idratante e nutriente nei casi di dermatite atopica, eczema, psoriasi, eventualmente da associare alle terapie mediche.
Per i capelli: come maschera per capelli secchi e danneggiati da trattamenti, colorazioni o dopo esposizione a sole e salsedine; come impacco pre-shampoo per le punte danneggiate; o sui capelli asciutti per sostituire cere e lucidanti
Per i massaggi: si scioglie rapidamente col calore della pelle e quindi può essere utilizzato per massaggi decontratturanti.
Come antinfiammatorio e lenitivo: dopo scottature, eritemi solari, prurito, arrossamenti, irritazioni.
Come cicatrizzante ed elasticizzante: negli esiti cicatriziali di recenti ferite, come prevenzione per le smagliature, come riparatore su labbra screpolate e fissurate.
Si tratta quindi di un burro dalle infinite proprietà benefiche. E allora non ci sorprenderemo più di tanto se fin dagli antichi egizi l’albero del karitè è stato chiamato “l’albero della vita”!